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venerdì

resoconto 5 settembre 2010



Cara Antonella,

quando le fatiche finiscono e dobbiamo raccontare quanto è avvenuto, il pensiero corre a te, che, lontana, speriamo abbia pensato anche un poco a noi.
Il fine settimana della Sagra della Rana, come sai, è sempre un turbinio di attività, e tantissimi sartiranesi sono impegnati chi alle cucine della sagra, chi ad inventarsi gazebo pro-associazioni, chi ad organizzare giochi per attrarre il pubblico che invade pacificamente le nostre vie.
Il Portico, come sai, quest’anno ha dato vita alla seconda edizione di Cortili e ... colori e si è impegnata per la migliore ospitalità della piccola delegazione di amici francesi.
I cortili aperti in programma erano sei:
Luisa e Paolo hanno ospitato ancora una volta l’amica Teresa Treccani, che si è riproposta in una veste diversa: i quadri astratti a colori freddi erano distribuiti accanto ai tavoli in giardino, “apparecchiati” con opere in vetrofusione.
Bianca ed Enio, di fronte allo spazio della sagra hanno messo il loro giardino a disposizione di Gianfranco Secchi: i colori del loro balcone, sempre splendidamente fiorito, e del loro cortile si sono fusi con i mille colori delle tele del pittore, amante dei paesaggi e dei ritratti con tecniche ad olio ed acrilici.
Il grande cortile di Cristina, Graziano e Nella ha visto fronteggiarsi due maestre del figurativo al femminile. Laura Aguzzi ha “steso al sole” i suoi riposanti acquarelli, mentre tra fiori e farfalle, Debora Abba ha appoggiato i suoi ritratti dai lineamenti e dai colori forti e, poco più in là, nudi di donna sdraiati su una panchina di ferro.
Chi ha seguito il percorso sulla nostra cartina, ha trovato il cortile della famiglia Panizza, dove Luigi Pagetti ha allestito la sua mostra fotografica “Sheol”: suggestive immagini che solo all’osservatore attento hanno dischiuso il mondo delle sculture cimiteriali. Un inno all’arte, che iniziava e si concludeva con le immagini di Utah Beach, e del cimitero americano nei luoghi dello sbarco in Normandia, una apprezzatissima dedica ai gemelli francesi che sono venuti a trovarci!
Nel cortile di Piera, Felice e Nicola, Manuel Ferraris ha posizionato un’impegnativa installazione: fili sottili collegavano idee. La vita passata, i frutti futuri, una rana nel pieno della sua bellezza, una rana catturata e “dorata”, il lavoro della cascina, la ruota, il cavallo. E Manuel stesso, che si racconta, racconta e disegna continuamente.
Il nostro percorso doveva finire nel cortile dell’ente Buzzoni Nigra, dove abitano Piera, Maria, Leandro e Galia. Il cortile storicamente dedicato alle premiazioni dell’estemporanea di pittura della sagra. Purtroppo, all’ultimo momento, abbiamo dovuto appendere un avviso: “per motivi di salute, l’artista non si è potuto presentare”. Speriamo che Andrea Vandoni risolva i suoi guai e che l’anno prossimo possa deliziarci con i suoi ritratti e con i suoi paesaggi immaginari.
E questa è solo la prima parte del nostro racconto!
Venerdì mattina Cristina e Sante sono andati a Linate a prendere Astrid, Daniel e Michel che sono venuti a passare con noi i giorni della sagra. Organizzato all’ultimo minuto, il soggiorno è stato comunque piacevole ed apprezzato (abbiamo ricevuto una mail proprio questa sera da Astrid, che dice che il viaggio è andato bene e che desidera ringraziare tutti gli amici di Sartirana).
Astrid presso Cristina e Graziano, Daniel presso Sante, Michel presso Barbara ed Emanuele, sono poi stati ospitati per un pranzo anche da Maddalena, Stefano, Antonietta e Gianni. Sabato mattina Giuliana li ha portati a Valenza per una passeggiata e nel pomeriggio li abbiamo portati a visitare la mostra di Mainoli in Pila. La sera cena in sagra, ospiti del Sindaco. Domenica si sono goduti la sagra tra le bancarelle ed i cortili e lunedì pomeriggio un’ultimo giro per il centro di Casale Monferrato.
Lunedì sera le famiglie che abitualmente ospitano durante i gemellaggi si sono ritrovate per una “pizzata” tutti insieme. Come sai, definire le cene a casa Martinoli Ferrara una semplice pizzata è riduttivo!.... Lì comunque si è ritrovato tutto il calore che l’amicizia con i francesi riesce a produrre.
Bene, questo è tutto. Ma è solo un racconto. Speriamo di averti fatto provare anche solo una piccola parte delle emozioni e delle piacevoli fatiche dei giorni scorsi.
Siamo inoltre molto riconoscenti verso tutte le famiglie che ci dimostrano la loro fiducia e che continuano ad ospitare, ad aprire le loro case e a “spendersi” per produrre “energia positiva” !!

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